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Quando ricorrere al servizio di noleggio auto con conducente

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Il noleggio auto con conducente è un servizio di autonoleggio che permette di avere a disposizione sia un’automobile, sia un mezzo speciale, ad esempio un minibus, un minivan, un pulmino o un’automobile particolarmente elegante e prestigiosa.   I vantaggi del noleggio con conducente sono principalmente la praticità e la flessibilità, oltre naturalmente alla presenza di un autista competente, cortese e affidabile, sempre a disposizione per qualsiasi evenienza. Gli autisti che svolgono questa attività sono a perfetta conoscenza del territorio e della rete di strade, e riescono a raggiungere agevolmente qualsiasi destinazione in breve tempo e senza difficoltà.   Un’occasione in cui viene spesso preferito il noleggio auto con conducente riguarda imprenditori e professionisti che viaggiano spesso per motivi di lavoro e, di conseguenza, devono poter disporre di un mezzo di trasporto valido, confortevole e puntuale. Usufruendo del servizio di noleggio auto con conducente, è possibile scegliere l’auto ideale, senza poi pensare più a nulla: sarà compito dell’autista quello di accompagnare il cliente presso la meta definita in anticipo, impegnandosi per rispettare le tempistiche stabilite.   Gli autisti del servizio www.nccromatop.it sono a disposizione di imprenditori, dirigenti, liberi professionisti, o di chiunque abbia necessità di raggiungere un aeroporto, una stazione ferroviaria, un hotel o la sede di un appuntamento, studiando il percorso migliore e lavorando per garantire sempre precisione e affidabilità.  

A cosa si deve il successo del noleggio auto con conducente

  Come abbiamo detto, il noleggio auto conducente si lega principalmente alla necessità personale di raggiungere, saltuariamente o frequentemente, un luogo preciso, ad esempio un aeroporto, un hotel o la sede di un’azienda.   Inoltre, grazie a questo servizio, è possibile evitare le dispersioni di tempo che solitamente riguardano l’uso della propria auto o di un servizio pubblico. Infatti, i mezzi pubblici sono spesso poco affidabili, mentre usare la propria auto significa rischiare di addentrarsi in zone interdette ai motori o di perdere tempo nella ricerca di un parcheggio.   Anche il prezzo di questo servizio risulta essere conveniente, considerando che oltre al risparmio di tempo, il noleggio con autista include ogni costo e permette di avere a disposizione un conducente esperto e disponibile.

Decorazione floreale e allestimento della camera ardente

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Il servizio offerto da un’impresa di onoranze funebre deve corrispondere esattamente a quanto desiderato dai famigliari di un defunto, e deve essere svolto con la massima accuratezza, precisione e attenzione, senza tralasciare ovviamente la cortesia e la sensibilità.   Nel momento in cui viene a mancare un famigliare, o comunque una persona cara, è inevitabile provare un senso di smarrimento e di confusione, che rende difficile qualsiasi scelta e decisione. Spesso il tempo per predisporre il funerale è limitato, ed è necessario, in poco tempo, provvedere ad una serie di incombenze burocratiche, amministrative e organizzative, gestire le spese necessarie per la cerimonia, per la cremazione o per la sepoltura, occuparsi delle pratiche cimiteriali e personali e permettere a parenti e amici di partecipare ad un momento di raccoglimento nella camera ardente.   Contattare un’impresa di onoranze funebri affidabile e competente è la soluzione migliore per poter usufruire di un’assistenza professionale. Gli operatori sono infatti disponibili 24 ore su 24 per risolvere ogni problema e rispondere ad ogni dubbio, e consentono ai famigliari del defunto di dedicarsi esclusivamente al ricordo del loro caro senza pensare ad altro.   Grazie all’impresa di onoranze funebri Roma è possibile ricevere in ogni momento un’assistenza completa, non solo per quanto riguarda il trasporto della salma e l’organizzazione fisica del funerale, ma anche per l’allestimento della camera ardente e le decorazioni floreali, due elementi molto importanti che devono soddisfare pienamente le esigenze personali  

La camera ardente come luogo di raccoglimento e meditazione

  L’allestimento di una camera ardente consiste nel lasciare per un certo periodo di tempo la possibilità ad amici e famigliari del defunto di trattenersi qualche minuto in raccoglimento e porgere un ultimo saluto al proprio caro. Si tratta di una consuetudine molto diffusa e molto importante, che consente di affrontare un momento difficile con maggiore serenità.  

Soprattutto quando il decesso avviene in una struttura sanitaria, può essere piuttosto complicato avere a disposizione un luogo appartato dove allestire una camera ardente. Rivolgersi ad un’impresa funeraria specializzata permette di disporre di assistenza anche per l’allestimento della camera ardente, utilizzando un’ambiente pubblico o privato, o mettendo a disposizione una struttura apposita.

Coperture in vetro e acciaio per terrazzi e verande

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La presenza di una vetrata realizzata su misura costituisce oggi una soluzione architettonica molto diffusa ed efficace, ideale per garantire un’adeguata protezione contro gli eventi esterni e spesso anche per tutelare l’ambiente abitativo o l’ufficio dai tentativi di effrazione e di sfondamento.   Le vetrate rappresentano quindi una soluzione versatile e piacevole dal punto di vista estetico, che al contempo permette di ottenere ottimi risultati per quanto riguarda la sicurezza e l’isolamento termico e acustico. Le vetrate vengono quindi progettate su misura, adattandosi ai diversi ambienti di riferimento e realizzando forme anche piuttosto scenografiche, quali possono essere arcate, rosoni e lucernari.   Le lastre di vetro utilizzate per questo tipo di strutture sono molto resistenti, di solito costituite da diversi strati, al fine di offrire sia un livello di protezione sia per quanto riguarda le infiltrazioni di aria che in riferimento ai rumori esterni e alla privacy, con l’ulteriore possibilità di scegliere vetrate più o meno performanti in fatto di sicurezza.   Altri vantaggi di una struttura in vetro e acciaio sono la minima manutenzione, la facilità di pulizia e la possibilità di usufruire di una luce naturale molto piacevole, riducendo così l’utilizzo della luce elettrica.   Il servizio di progettazione e posa di vetrate a Milano consente di usufruire di una consulenza personalizzata sia per quanto riguarda gli aspetti architettonici della struttura, sia per le prestazioni in fatto di sicurezza ed efficienza.  

Quali sono le caratteristiche principali di una struttura in vetro

  Come abbiamo visto, le strutture in vetro e acciaio consentono di dare vita a progetti di diverso genere, realizzando ambienti anche molto eleganti, ma soprattutto efficienti sotto l’aspetto della sicurezza e dell’isolamento termoacustico.   Le vetrate permettono quindi di creare ambienti molto raffinati, strutture complesse e forme particolari, di realizzare coperture per verande e terrazzi e di organizzare gli spazi interni con pareti divisorie efficaci per garantire la privacy senza appesantire troppo l’ambiente.   Un elemento fondamentale è sempre e comunque la sicurezza, che deve essere garantita sia per la solidità della struttura stessa, sia nei confronti di qualsiasi evento esterno o di possibili incidenti.

Allestire un furgone da lavoro: perché è la scelta più pratica e sicura per la propria attività

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Idraulici ed elettricisti, chi lavora nell’edilizia, tecnici telefonici o che si occupano di impianti di riscaldamento e condizionatori, allarmisti e operai specializzati nei sistemi di sicurezza, ma anche chi fa pronto intervento in strada o chi tratta medicinali e altre categorie di prodotto che richiedono condizioni particolari di trasporto: sono tanti i professionisti a cui non basta semplicemente avere a disposizione un mezzo da lavoro ma, perché costretti a operare il più delle volte fuorisede e lontano da officina o laboratorio, necessitano di allestire un furgone da lavoro grazie al quale possano portare sempre con sé tutto quello di cui potrebbero necessitare durante gli interventi. Qui di seguito proveremo ad approfondire, così, proprio che vantaggi garantisce un furgone da lavoro allestito e perché il passo e la spesa necessari da compiere immediatamente dopo l’acquisto di un nuovo furgone potrebbero essere rivolgersi a degli specialisti di allestimento furgoni.

Pratico, sicuro, personalizzabile: le ragioni perché allestire un furgone di lavoro

È una vera e propria officina, un vero e proprio laboratorio mobile innanzitutto un furgone allestito e, cioè, permette al professionista di intervenire in qualsiasi condizione, anche le più estreme, e qualunque siano le necessità del cliente, avendo a disposizione tutti gli strumenti di cui si necessita. Difficilmente, infatti, quando si è chiamati a intervenire per un guasto o un malfunzionamento, almeno di non aver indagato approfonditamente con il cliente su cosa è successo, si riesce a prevedere per filo e per segno come andrà l’intervento, di cosa si avrà di bisogno o se saranno necessari pezzi di ricambio: un furgone da lavoro allestito è pratico in questo senso perché permette di avere sempre con sé gli attrezzi del mestiere, senza essere costretti a un continuo va e vieni dall’officina per recuperare il necessario per l’intervento e risultando, così, anche capace di far risparmiare tempo e spese al professionista. Ci sono, però, anche ragioni di sicurezza per cui si dovrebbe pensare all’allestimento del furgone di lavoro soprattutto se gli interventi a domicilio e lontani dalla sede e dal laboratorio sono la prassi e non un’eccezione. Basti pensare alle volte in cui si ha bisogno di trasportare oggetti ingombranti come mobili, e succede ogni giorno a chi guida il furgone di una ditta di traslochi, o si ha necessità di avere sempre con sé una scala nel caso in cui non sia presente sul luogo dell’intervento: solo dei fermacarico opportunamente installati all’interno del furgone e dei portascale sul tetto evitano che i primi si muovano o urtino l’uno con l’altro mentre si è alla guida e, cosa ancora più pericolosa per sé e per gli altri, le seconde possano scivolare. Codice della strada e normative di sicurezza sul lavoro dettano, tra l’altro, una serie di requisiti perché si possa parlare di furgoni da lavoro omologati. Far allestire un furgone da lavoro conviene, infine, perché non ci sono in questo campo soluzioni standardizzati o prefissate ma ogni lavoratore può effettuare un allestimento su misura e tenendo conto delle reali esigenze. Basta rivolgersi a ditte specializzate come Denworker, anche eventualmente contattandole tramite il sito www.denworker.com, per ricevere una consulenza personalizzata e dei preventivi gratuiti dopo aver specificato marca e modello del proprio furgone e fornito una serie di altre informazioni di base sulla propria attività, soprattutto nel caso in cui si voglia procedere con l’allestimento di una flotta furgoni aziendali.

Diritti reali, cosa sono e quali sono: ce li spiega l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri

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Cosa sono i diritti reali? La normativa giuridica che meglio ci spiega il diritto reale in Italia è il Terzo Libro del Codice Civile, così come ci spiega anche lAvv. Iacopo Maria Pitorri di Roma, membro della commissione istituzionale dell’ordine degli avvocati di Roma diritti reali e successione. In questo caso, troviamo la seguente definizione: “Sono beni le cose che possono formare oggetto di diritti”. Dunque, l’ordinamento giuridico prevede che a ciascuno di noi venga riconosciuto il diritto su una cosa che possiede: in tal senso, ci potrebbe venire in mente il diritto di proprietà, magari di un immobile.

Diritti reali, le caratteristiche da conoscere

Rispetto ad altre tipologie di diritti, i diritti reali sono diritti soggettivi. Che cosa significa? In poche parole, un soggetto ha il diritto di pretesa su una cosa, e dunque può scegliere se autorizzare o meno cosa fare e quando farlo sul proprio bene. Inoltre, i diritti reali presentano delle caratteristiche ben precise: la tipicità, l’immediatezza, l’assolutezza e il diritto di seguito. Spieghiamo questi termini con l’aiuto dell’Avv Pitorri di Roma, membro della Commissione dell’Ordine degli Avvocati di Roma dei diritti reali e successione. La tipicità vuol dire che sono diritti riconosciuti, e dunque che li possiamo trovare nel nostro ordinamento giuridico. Sono immediati perché comunque il proprietario può usufruirne in modo completo, quando lo desidera. Inoltre, sono assoluti, perché chi esercita il proprio diritto di proprietà su una cosa può fare valere la sua decisione su chiunque. Infine, il diritto di seguito ci spiega che chi possiede una data cosa può far valere il proprio diritto nei confronti di chiunque.

Quanti sono i diritti reali?

Il Codice Civile ci mostra i diritti reali assoluti e i diritti reali minori. Nel primo caso il proprietario gode effettivamente di tutti i diritti esercitabili sul proprio bene, mentre nel secondo caso, invece, quando un soggetto ha uno o più diritti su un bene che tuttavia non è suo, ma appartiene a qualcun altro, non ne ha il pieno godimento. Per esempio, quando parliamo dei diritti minori sulle cose altrui, ci vengono in mente i diritti reali di godimento o i diritti reali di garanzia. In quest’ultima categoria rientrano il pegno, l’ipoteca, il privilegio sociale.

Quali sono i diritti reali di godimento? La risposta dell’Avv Pitorri di Roma, membro della Commissione dell’Ordine degli Avvocati di Roma dei diritti reali e successione

I diritti reali di godimento sono molteplici: possiamo suddividerli in diritto di superficie, enfiteusi, usufrutto, uso e abitazione. Con diritto di superficie si intende la possibilità di poter usufruire del terreno che si ha come più lo si desidera, magari per ottenere un nulla osta ed edificarci qualcosa sopra. L’enfiteusi è un diritto minore, ma si verifica nel momento in cui un soggetto acquisisce il diritto di godere di un bene che di fatto non è suo. L’usufrutto non si differisce molto dall’enfiteusi: il proprietario di un bene ha la nuda proprietà, che è la sola proprietà senza tuttavia poterne di fatto godere. Anche il diritto di uso e abitazione possono sembrare simili all’usufrutto, ma di fatto possiamo usufruire solo dei frutti naturali e non civili. Vi ricordiamo infine che l’Avv Iacopo Maria Pitorri , membro della commissione diritti reali e successione dell’ordine degli avvocati di Roma.

Mietitrebbiatrice, cos’è e come funziona

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Chiunque si occupi di agricoltura e coltivazione, sia per professione che per passione personale, sa molto bene cosa sia una mietitrebbiatrice, come funziona e come scegliere il modello ideale, tuttavia, considerando che il mercato delle macchine agricole è in continua evoluzione, può essere utile aggiornarsi sulle ultime novità proposte dai produttori. In sostanza, una mietitrebbia è una macchina agricola la cui funzione è quella di velocizzare le operazioni di raccolta e di trebbiatura delle coltivazioni, in particolare per quanto riguarda i cereali e alcune varietà di legumi. Non si tratta di una novità degli ultimi anni: è bene ricordare che fin dai tempi antichi era stata attuata una prima meccanizzazione dell’agricoltura, mentre l’uso di una trebbiatrice parzialmente automatizzata e alimentata da un motore a vapore risale ai primi anni dell’Ottocento. Tecnicamente, questa macchina costituisce una combinazione tra una mietitrice e una trebbiatrice, ovvero raccoglie le spighe e, attraverso il passaggio in un rullo rotante, separa la granella dal resto della pianta. Ovviamente, tale operazione deve avvenire non solo rapidamente, ma anche con la massima delicatezza, al fine di non danneggiare i chicchi di cereale e di recuperare gli steli, utilizzabili come paglia.

Scegliere il modello di mietitrebbia ideale

Il mercato propone oggi molti modelli di mietitrebbiatrice, tra cui scegliere il più adatto, in base alle caratteristiche del proprio terreno, al tipo di coltivazione e alle ore di lavoro. Il portale www.meccagri.cloud è dedicato specificamente alle macchine agricole di ultima generazione, ed offre una serie di informazioni e di novità provenienti dai produttori del settore, con la possibilità di conoscere in anteprime le nuove tecnologie. Oggi le macchine più diffuse sono le mietitrebbiatrici semoventi, dotate di motore autonomo e omologate per viaggiare su strada. Questo tipo di macchina può essere inoltre personalizzata con l’aggiunta di ulteriori accessori adatti per ottenere un risultato uniforme e omogeneo anche in caso di terreni irregolari. Una novità degli ultimi anni è costituita dalle macchine alimentate con combustibili alternativi, ad esempio il gas naturale in bombole o, soprattutto per quanto riguarda i trattori, le miscele di idrogeno, ottenendo performance eccellenti e un basso impatto ambientale.

Risparmiare sull’acquisto dell’iPhone? Ecco cinque consigli

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È giunto il momento di sostituire il tuo vecchio iPhone che non funziona più, ha problemi di resa della batteria, non ha più spazio in memoria ma non vuoi spendere una fortuna come ormai costano gli ultimi modelli di casa Apple? Quelli che seguono sono cinque consigli pratici ed efficaci per risparmiare sull’acquisto dell’iPhone.

Come risparmiare sull’acquisto dell’iPhone in cinque mosse

A partire da capire di cosa hai bisogno davvero. Una doppia fotocamera da 12 megapixel e uno schermo da 6.1 pollici come quelli del nuovissimo iPhone 13 potrebbero essere solo un vezzo se non sei tra quelli che usano il telefono per scattare foto e girare video professionali e hanno bisogno per questo di un vero e proprio camera phone. Considerato che sono caratteristiche che fanno lievitare enormemente il prezzo, potresti tranquillamente optare così per un modello di gamma più bassa o meno recente ma non meno performante, come un vecchio iPhone 8 per esempio, se vuoi risparmiare sull’acquisto dell’iPhone sicuro di portare a casa comunque un dispositivo di ottima qualità. Il marchio Apple è, del resto, per molti versi una garanzia in sé: è questa la ragione che rende anche l’acquisto di un iPhone usato o ricondizionato più sicuro rispetto all’acquisto alle stesse condizioni di smartphone di altre marche. Vista la lunga durata e la lenta svalutazione a cui va incontro, cioè, anche un iPhone alla sua seconda vita dovrebbe rimanere funzionale e performante ancora per anni e ciò a sua volta spiega perché, se il confronto è ancora con gli smartphone di altre aziende, è difficile pagare a prezzi stracciati gli iPhone di seconda mano. Ciò non significa che non si riescano a fare veri affari: Apple ha un proprio servizio di refurbishing grazie al quale si possono ad acquistare in store e online telefoni provenienti dai resi o dai servizi di assistenza che sono stati formattati e riportati alle condizioni di fabbrica prima di essere rimessi in vendita scontati del 15% o 20%. Dai rivenditori generalisti è possibile risparmiare sull’acquisto dell’iPhone ancora di più, fino a un buon 30% o 40%, a volte acquistando dispositivi che hanno piccole imperfezioni estetiche ma sono in tutto e per tutto funzionanti. L’avvertenza generale è di prestare molta attenzione alla descrizione e alla scheda tecnica del prodotto sia quando si compra usato garantito e sia, soprattutto, quando si compra usato tradizionale: nell’ultimo caso contattare il venditore, farsi mandare foto dell’iPhone o chiedere di poterlo usare aiuta a valutare se si tratta di reale risparmio o no. C’è una terza via, comunque, per spendere un po’ di meno quando si compra un iPhone ed è aspettare sconti e promozioni speciali. È difficile che a farli sia la casa madre, ma non mancano occasioni come il Black Friday, il Cyber Monday, le vendite natalizie durante i quali i rivenditori vendono al ribasso le proprie scorte. Potrebbero non essere, quelli venduti scontati, iPhone di recentissima uscita. Chi vuole stare sempre al passo con la moda anche quando si tratta di gadget hi-tech farebbe meglio a considerare, così, programmi come AppleCare o AppleCarePlus che prevedono tra le varie condizioni anche la possibilità di passare automaticamente a un modello successivo al momento del rilascio: è possibile che, conti alla mano, non si tratti davvero della soluzione più economica per cambiare iPhone, ma ha dalla sua la rateizzazione e un surplus che risulta mensilmente minimo.

Quanto è cambiata la pubblicità online dal primo banner della storia a oggi?

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Ne è passata di acqua sotto i ponti per quanto riguarda la pubblicità online negli ultimi anni. Del resto sono passati qualcosa come 30 anni da quando nacque il web che conosciamo oggi e le innovazioni sono state continue al punto che l’internet che utilizziamo oggi è del tutto diverso da quello del passato. Ad esempio oggi è diffuso il display advertising, un servizio offerto da aziende di digital marketing come Ediscom mediante il quale si possono pubblicare i banner sulle pagine web ad alto traffico di utenti con l’obiettivo di catturare la loro attenzione e generare interazioni con l’annuncio. Agenzie di web e digital marketing come Ediscom consentono di seguire step by step il cliente aiutandolo nella pianificazione di campagne display partendo dalla definizione dei target per arrivare all’analisi dei dati di traffico. Le migliori agenzie che propongono servizi di Display adv mettono a disposizione dei loro clienti un network di siti proprietari e di operazioni speciali sugli editor online.

Banner: un po’ di storia

Negli ultimi anni abbiamo assistito a cambiamenti di vasta portata nella storia dell’elettronica, si pensi solo all’avvento e alla diffusione di massa degli smartphone con cui chiunque può collegarsi a internet in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. La pubblicità si è evoluta in parallelo alle tecnologie e i banner esistono ancora oggi solo che si sono dovuti aggiornare. Le origini dei primi banner risalgono persino agli anni Ottanta, quando internet consisteva quasi solo in email e non esistevano ancora i siti web che oggi tutti noi visitiamo decine di volte al giorno. Facendo un po’ di storia il primo banner pubblicitario come lo intendiamo noi risale al 1994 con HotWired.com, subito dopo fu Yahoo ad annunciare il primo accordo commerciale per mostrare pubblicità sulla homepage. Da quel momento i banner sono entrati di prepotenza nel web e anche i contenuti nei siti e la loro organizzazione ha subito profondi cambiamenti proprio per questo motivo.

Cos’è e come funziona il display advertising

Le campagne display hanno cambiato la storia del marketing online e rappresentano un modo molto efficace per comunicare con il pubblico e una strategia vincente per aumentare la visibilità online dei propri servizi e prodotti e del proprio brand. Oggi esiste una piattaforma imprescindibile che non c’era vent’anni fa per quanto riguarda l’advertising, ovvero Google Ads. Tramite Google si potranno realizzare diverse campagne mirate scegliendo il formato degli annunci, il posizionamento e anche gli obiettivi da conseguire. Gli annunci Display sono delle forme di pubblicità PPC, ovvero di pubblicità Pay Per Click, pensati per consentire agli inserzionisti di far comparire i loro annunci negli spazi pubblicitari una vastissima rete di siti internet affiliati a Google. L’obiettivo dei banner è quello di essere coinvolgenti e di portare quindi ad azioni da parte degli utenti. A seconda delle esigenze si potrà elaborare una strategia di marketing ottimale sulla base delle finalità e degli obiettivi.

Dai banner al native advertising

Il modo di pubblicizzare servizi e prodotti è cambiato moltissimo negli ultimi anni e oggi le migliori web agency propongono strategie innovative come ad esempio il Native Advertising. Con questo termine identifichiamo tutti i formati pubblicitari che sono indistinguibili dai contenuti originali del sito web che li ospita. Gli annunci “native” sono quindi dei veri e propri contenuti elaborati ad hoc che dovranno essere coerenti e pertinenti con il contesto entro cui compaiono così da aumentare la possibilità di interazione da parte del potenziale cliente. A differenziare il native advertising dai banner classici è sicuramente la coerenza con il contesto visivo del contenuto editoriale. Con il native ads gli annunci dovranno essere percepiti dagli utenti come contenuti naturali ma dovrà essere sempre ben chiarito che si tratta di contenuti pubblicitari. In questo modo sarà possibile superare quella che viene anche definita come “banner blindness”, ovvero la capacità di alcuni utenti di essere completamente refrattari alla pubblicità, e aumentare così profitti e performance.

Tre idee originali per una festa di compleanno per bambini

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Non è facile sorprendere ogni anno i propri bambini con delle idee originali e divertenti per la festa di compleanno. Se i soliti gonfiabili e le decorazioni con i palloncini, la torta in pasta di zucchero colorata e i giochi delle animatrici ti suonano come visti e rivisti, ecco allora delle soluzioni diverse e che ti permetteranno di sorprendere i tuoi figli, farli divertire insieme agli amici e senza per forza dover spendere un occhio della testa. Dalla merenda al sacco alla caccia al tesoro: come rendere “diversa” una festa di compleanno per bambini Non succede raramente, del resto, che i party di compleanno per i bambini si trasformino in un vero e proprio spreco sotto molti punti di vista. A partire dai buffet: patatine, salatini, sandwich, focacce, torte rischiano di rimanere ai tavoli con i più piccoli interessati a giocare e i più grandi impegnati a godersi la compagnia con un occhio a che tutto fili liscio e senza tragici incidenti. Per evitare avanzi che il giorno dopo finiscono nella pattumiera, e per questioni di igiene che mai come in questo periodo sono importanti, perché non preferire allora al tradizionale buffet una merenda al sacco? Puoi preparare – o far preparareun piccolo cestino con un muffin, un sacchetto monoporzione di patatine o di altri snack che preferisci, una bevanda in brick e consegnarlo all’arrivo a ognuno dei tuoi piccoli ospiti. Ciascuno potrà così anche decidere quando cominciare a mangiare e, soprattutto, potrà portare a casa con sé alla fine della festa quello che non ha consumato. È un’idea zero waste, certamente, ma che può trasformarsi anche nell’occasione per lasciare un ricordo della festa a chi ha partecipato. Nel cestino destinato a ogni invitato puoi inserire, infatti, anche un piccolo regalo, una sorta di bomboniera da portare a casa. Punta sugli oggetti piccoli, semplici e utili: la cancelleria è l’ideale se i tuoi bambini e i loro amici già frequentano la scuola e potresti pensare, perché no, di farla personalizzare; una buona alternativa, però, potrebbe essere anche un sacchettino di dolciumi riempito di caramelle lunghe colorate e altre caramelle gommose per esempio. Se davvero i tuoi ospiti sono tanti e preparare per loro un pensierino anche di piccola entità potrebbe far lievitare i costi della festa di compleanno dei tuoi bambini, una buona alternativa potrebbe essere mettere in palio un regalo. Potresti optare, in questo caso, per qualcosa di maggiore valore come un giocattolo o un buono in un negozio per bambini, un biglietto per un museo o un’attività dedicati ai più piccoli. A vincerlo potrebbe essere chi trionfa, si classifica primo o accumula il punteggio maggiore durante dei giochi che, da solo o con l’aiuto di chi anima la festa, avrai pensato appositamente. Perché, però, non organizzare una piccola caccia al tesoro? È di certo un’idea originale per una festa di compleanno che coinvolga e faccia divertire tutti, non solo il festeggiato, e anche a chi non vincerà resterà il ricordo di un pomeriggio trascorso diversamente dal solito e all’insegna dell’avventura.

DTSocialize: la tokenizzazione al servizio di un cambio di paradigma nella gestione dei dati

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Premessa Casi come Cambridge Analytica e la vicenda dell’attivista politico Edward Snowden ci insegnano come l’utilizzo dei nostri dati da parte delle multinazionali del web impatti fortemente sui diritti dei cittadini. Tuttavia, la protezione dei dati, oltre ad essere un primario diritto civile, economico e politico, è in grado di generare nuovi modelli di business che, attraverso la tokenizzazione e la blockchain, possono garantire, al contempo, una remunerazione per la compravendita dei dati ai titolari dei dati stessi e una maggiore trasparenza sul loro trattamento, conformemente anche a quanto previsto dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e dal Codice del Consumo.] Introduzione Oltre ai casi patologici di furto dei dati mediante hacking, i dati dei consumatori vengono, in molti casi, diffusi (e talvolta compromessi) più o meno legalmente. Infatti, mentre la ‘scienza dei dati’ continua ad avere uno sviluppo sempre crescente, giganti tecnologici quali Facebook, Google e Amazon tracciano costantemente il nostro comportamento online e lo sfruttano commercialmente, utilizzando i nostri dati a loro piacimento. In maniera analoga, sia le app mobile che le estensioni dei browser raccolgono dati, e, spesso, le informazioni che vengono fornite ai consumatori sul trattamento di tali dati non sono completamente comprensibili. Il trattamento illegittimo dei dati: dagli scandali ad una nuova sensibilizzazione dei cittadini /(consumatori) Casi come ‘Facebook-Cambridge Analytica’ ci insegnano come l’utilizzo dei nostri dati da parte delle multinazionali del web impatti fortemente sui diritti civili, politici ed economici dei cittadini. Cambridge Analytica è stata una società di consulenza britannica il cui nome è divenuto notorio a a seguito di uno scandalo connesso alla gestione dei dati per influenzare le campagne elettorali. Il metodo utilizzato combinava il data mining (ovvero, l’insieme di tecniche e metodologie che hanno per oggetto l’estrazione di informazioni utili da grandi quantità di dati), l’intermediazione dei dati e l’analisi dei dati con la comunicazione strategica per la campagna elettorale. Lo scandalo è stato uno fra i maggiori degli ultimi anni in ambito tech: fu rivelato che Cambridge Analytica aveva raccolto i dati personali di ottantasette milioni di account Facebook senza il loro consenso e li aveva usati per scopi politici. Molti commentatori hanno evidenziato come tale evento abbia avuto rilevanza epocale per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica circa il valore dei loro dati personali. Il coinvolgimento di Facebook, oltre ad aver provocato una flessione del prezzo delle azioni della società, ha creato quell’humus culturale favorevole ad una regolamentazione più stringente sull’uso dei dati personali da parte delle tech giant. Questo necessario cambiamento di prospettiva è stato ulteriormente promosso grazie a serie come “The Social Dilemma” che hanno avuto il merito di sensibilizzare anche i millenials oltre che la c.d. generazione Z. Sicuramente, è in atto un processo di sensibilizzazione dei cittadini/consumatori. Tuttavia, questi ultimi sono spesso ignari o hanno scarsa familiarità in relazione al fascio di diritti di cui sono titolari, proprio con riferimento ai loro dati personali. Nel prosieguo, cercheremo, pertanto, di evidenziare alcune tematiche rilevanti sotto il profilo giuridico in merito alla protezione dei dati. Le norme a protezione dell’interessato/consumatore e la recente sentenza del TAR Lazio. L’epoca in cui viviamo, caratterizzata da un sempre maggior ricorso al digitale e alla sottoscrizione di contratti a distanza – fenomeno, oggi, ancor più acuito a causa dell’evento pandemico –, ha visto anche il legislatore europeo e nazionale attivarsi istituendo un corpus di regole volte a proteggere tanto l’interessato (ovvero, la persona fisica a cui si riferiscono i dati personali oggetto del trattamento, ex art. 4, comma 1, n.1 del Regolamento Europeo n. 2016/679 in materia di protezione dei dati personali (“GDPR”)); tanto il consumatore (ovvero “la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta”, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. a) del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (“Codice del Consumo”)). Proprio in tal senso, è intervenuta una recente pronuncia giurisprudenziale. Il TAR Lazio, sez. I, sentenza 18 dicembre 2019 – 10 gennaio 2020, n. 261 con la sentenza n. 261/2020 afferma che “il valore economico dei dati dell’utente impone al professionista”, ovvero a Facebook (nel caso a quo), “di comunicare al consumatore che le informazioni ricavabili da tali dati saranno usate per finalità commerciali che vanno al di là della utilizzazione del social network: in assenza di adeguate informazioni, ovvero nel caso di affermazioni fuorvianti, la pratica posta in essere può quindi qualificarsi come ingannevole. La prima condotta sanzionata presenta effettivamente tale carattere, in quanto il “claim” utilizzato da Facebook nella pagina di registrazione per invogliare gli utenti a iscriversi (“Iscriviti, è gratis e lo sarà per sempre”) lasciava intendere l’assenza di una controprestazione richiesta al consumatore in cambio della fruizione del servizio. (…) La pratica è stata sanzionata in ragione della incompletezza delle informazioni fornite, che a fronte del “claim” di “gratuità” del servizio non consentivano al consumatore di comprendere che il professionista avrebbe poi utilizzato i dati dell’utente a fini remunerativi, perseguendo un intento commerciale”. Infine, la sentenza precisa espressamente che “non sussiste, nel caso di specie, alcuna incompatibilità o antinomia tra le previsioni del “Regolamento privacy” (n.d.r. leggasi GDPR) e quelle in materia di protezione del consumatore, in quanto le stesse si pongono in termini di complementarietà, imponendo, in relazione ai rispettivi fini di tutela, obblighi informativi specifici, in un caso funzionali alla protezione del dato personale, inteso quale diritto fondamentale della personalità, e nell’altro alla corretta informazione da fornire al consumatore al fine di fargli assumere una scelta economica consapevole. Per le medesime ragioni, non esiste neppure il paventato rischio di un effetto plurisanzionatorio della medesima condotta (intesa come identico fatto storico) posta in essere dal professionista che gestisce il social network. L’oggetto di indagine da parte delle competenti autorità riguarda, infatti, condotte differenti dell’operatore, afferenti nel primo caso al corretto trattamento del dato personale ai fini dell’utilizzo della piattaforma e nel secondo caso alla chiarezza e completezza dell’informazione circa lo sfruttamento del dato ai fini commerciali”. Chi scrive ritiene tale approdo giurisprudenziale un’importante conferma – in primis – di un approccio culturale al tema della tutela dei dati personali che sia il più possibile armonico con quello della tutela del consumatore. Unitamente alla tutela del dato personale quale espressione di un diritto della personalità dell’individuo (che, in quanto tale, è soggetto a specifiche forme di protezione, tra cui, il diritto di revoca del consenso (art. 7, comma 3 GDPR), di accesso, rettifica, oblio, limitazione al trattamento, alla portabilità e all’opposizione (ex artt. 15-21 GDPR)), il dato è meritevole di una ulteriore forma di riconoscimento e, dunque, di protezione da parte dell’ordinamento giuridico: il dato costituisce, infatti, anche il possibile oggetto di una compravendita tra gli operatori del mercato e/o tra questi e gli interessati (/consumatori). Il dato assurge quindi sempre più a ‘merce’ o, come alcuni sostengono, a ‘valuta di scambio’. DTSocialize: il nuovo paradigma nel business dei dati Nel solco di quanto emerso con riferimento ai più recenti approdi giurisprudenziali, vogliamo presentare nuovi modelli di business che, attraverso la tokenizzazione e la blockchain/DLT, possono garantire, al contempo, una remunerazione per la compravendita dei dati dei cittadini/consumatori e una maggiore trasparenza sul trattamento dei dati. A tal riguardo, il progetto DTSocialize Holding Ltd risulta emblematico. L’ecosistema DTCircle si pone come obiettivo la vendita di servizi e prodotti aventi lo scopo di colmare un vuoto oggi esistente nel panorama dei servizi e prodotti che derivano il loro fatturato dalla vendita dei dati generati dagli utenti degli stessi prodotti e servizi. La tecnologia alla base dei prodotti e servizi di DTSocialize è proprietaria. DTSocialize utilizza alcune delle tecnologie più all’avanguardia (quali, ad esempio, crittografia avanzata e/o sistemi blockchain (/DLT)), nonché intelligenza artificiale per analisi dei big data) integrandole in nuove app di messaggistica e/o estensioni browser che hanno lo scopo di acquisire i dati degli utenti. Ciò che rende i prodotti e servizi sviluppati da DTSocialize, particolarmente innovativi, consiste nell’offrire all’utente di decidere se acconsentire o meno alla condivisione dei propri dati personali, ed in caso di consenso di remunerarli: gli utenti partecipano attivamente all’ economia dei dati attraverso un ecosistema in ambiente blockchain che riconosce all’utente parte del valore dei dati generati e venduti, attraverso la corresponsione di una moneta digitale/criptovaluta scambiabile e spendibile. Qualora, invece, l’utente decida di non condividere i propri dati, usando l’account premium – ottenibile verso il corrispettivo di una piccola fee –, potrà beneficiare degli strumenti di crittografia messi a sua disposizione che sono in grado di garantire l’assoluta privacy nell’utilizzo delle app e nella navigazione. I servizi sviluppati si contraddistinguono, pertanto, per la libertà e la trasparenza offerta ai consumatori, in termini di scelta di partecipazione all’economia dei dati’. Inoltre, DTSocialize sta implementando la produzione di device (ad esempio, smartphone) che incorporano ‘nativamente’ tali tecnologie e possono, quindi, rispondere in maniera omnicomprensiva alla domanda degli utenti e al loro bisogno di monetizzazione e/o sicurezza dei dati personali, rendendo, al contempo, la fruizione particolarmente agevole. In conclusione, DTSocialize permette agli utenti di riappropriarsi dei propri dati e/o del relativo profitto.